Scrivi un commento
al testo di Cristiano Zoli
Un eco acutissimo ritorna
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Guarda come ci osservano le cose nel loro resistere alla pioggia e al vento per affermare una testarda verità C’è in loro una grande devozione per l’eterno e per l’istante e forse per quel bagliore che stupisce e vibra in noi fino alle ossa E’ sotto questo sguardo necessario che nasce quel nostro grido visionario - e un eco acutissimo ritorna - nella carne che respira attorno ai versi c’é una traccia remotissima di noi che ora è fecondata e nasce a nuova vita
|
Ivan Pozzoni
- 06/01/2018 19:23:00
[ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]
Bella! :-)
|
Amina Narimi
- 25/10/2016 23:47:00
[ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]
La forma il comportamento della tua poesia lodore i suoni mi circondano come una foresta appena nata che si alza e tanta pace Per ascoltare la parola del silenzio vengo a riposare fra i tuoi versi come rami nelle tue ombre verdi -Dove abitavo quandero piccola la maggior parte dei pomeriggi dopo la scuola sullo spazio negativo da un tronco allaltro danzavo con laria - così la tua poesia è una foresta che offre acqua e cibo e carta è sughero per il vino è casa è fuoco è un frangivento la resina che cura - ha ragione William Carlos Williams le foreste galoppano nella notte ogni volta che si leva una brezza, grazia immensa è il suono dei cavalli divini come angeli o dei e sacri e belli e tremendi celano semi scintille leterno e listante plasmati dal fecondo e dallumido i segni fertili sui muscoli brillano e nascono gli aceri rossi nel nostro cortile Sì... dalla profondità delle grotte ci osservano le cose e se ci passi sopra le dita lo sai dove vanno a finire il flusso la linfa laria che ci rassomiglia reticoli di radici piene di zucchero e sole, di verde di sale di ossigeno puro e tenera pioggia la gioia che vedranno gli occhi non ancora nati e insieme eterni....
|
|
|